THE CROWN - Stagione 1 - RECENSIONE
- serie tv
- 11 set 2021
- Tempo di lettura: 3 min
L'Inghilterra ha una delle monarchie più antiche del mondo, che nei secoli ha governato non solo sulla Gran Bretagna ma anche su numerose colonie. Ad oggi è una delle poche a sopravvivere ancora nei suoi rituali di corte e nelle sue tradizioni, sorprendentemente amate anche dai suoi sudditi. La madre di tutte le monarchie parlamentari dei tempi moderni si estende dalla Magna Charta Libertatum fino alla Regina Elisabetta II, che ad oggi vanta il regno più lungo della storia del suo paese. Non più solo una donna quindi ma una vera e propria leggenda che si è costruita nel tempo, passo dopo passo, un Primo Ministro dopo l'altro. Ma chi era Elisabetta prima di diventare tutto questo? L'immagine che noi abbiamo di lei, iconica regina di ghiaccio dai tailleur coloratissimi e i capelli bianchi ha una storia nemmeno troppo antica, che The Crown omaggia raccontandoci il primo decennio di vita del suo regno. Winston Churchill nel suo discorso si riferisce alla sua neo sovrana parlando della sua monarchia come una "nuova era elisabettiana", che allora sembrava solo un semplice augurio speranzoso ma oggi è una vera e propria certezza, così granitica da apparire scontata, quando scontata non è stata affatto - e The Crown ci racconta perché.

La più grande - e costosa - produzione Netflix è anche una delle più raffinate della piattaforma, che da tempo ha deciso di finanziare i suoi prodotti originali privilegiando la qualità e l'attenzione al dettaglio. The Crown non fa eccezione e presenta grandi nomi davanti e dietro la macchina da presa, a partire dalla scrittura fino agli attori (Claire Foy nei panni della regina e Matt Smith in quelli del Principe Filippo portano a casa un lavoro straordinario). Il risultato è una serie che, dopo aver gustato dieci episodi, regala allo spettatore la sensazione di aver vissuto grazie al piccolo schermo un tassello importante non solo della storia inglese ma dell'intera era moderna, tutto negli occhi di una ragazzina.
La grande potenza di The Crown sta proprio nel riuscire a bilanciare l'aspetto storiografico e quello personale in maniera perfetta, soprattutto nella seconda parte della stagione in cui lentamente, episodio dopo episodio, Elisabetta prende coscienza del suo posto nel mondo e lascia che la Corona faccia un passo in avanti rispetto alla donna, spesso a costo di rinunciare ad antiche promesse e pezzi della sua vita personale. Dopo i cinque episodi esplorativi, che raccontano di una claudicante Elisabetta alle prime armi, la seconda parte dopo l'incoronazione ci regala una vera Regina, pronta a rimettere in riga i suoi ministri e a tenere il punto con sua sorella, ma sempre al prezzo di una parte di sé.
Questa trasformazione, che si completa nell'ultima intensa scena dell'ultimo episodio (ottimamente diretto da Philip Martin), è per la maggior parte opera della scrittura di Peter Morgan: ancora una volta l'autore, già dietro le pagine della regina Helen Mirren in The Queen, dimostra la sua capacità di entrare nella mente dei reali e di raccontarne la profonda umanità dietro il velo istituzionale, che assume caratteristiche tridimensionali e perde la rigidità che lo caratterizza. Martin arriva a raccontare la donna dietro il mito e nell'ultimo episodio costruisce il mito intorno alla donna, riuscendo a restituire al suo pubblico una figura tridimensionale, sfaccettata, in una parola: reale. Ne esce un lavoro di costruzione incredibilmente attento, che colpisce lo spettatore riuscendo ad immergerlo nella famiglia reale con una naturalezza imprevista, perfetta, che rende la serie una delle migliori che Netflix abbia mai prodotto e sicuramente la migliore nel suo genere. Un vero piccolo gioiello che per gli appassionati di storia sarà semplicemente imperdibile.
Titolo: The Crown
Genere: drammatico, storico
Episodi: 10
Durata episodi: 51-61 minuti
Trasmissione italiana: Netflix
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